Il Medioevo si apre su di un vivace confronto dialettico - nelle Università, nelle "scuole" laiche e religiose e negli ordini monastici - tra teologia e filosofia, e conseguentemente tra fede e ragione, dal quale le corporazioni muratorie non rimangono estranee, e anzi ne saturano il dibattito delle loro assemblee del dopo Mille. In questo stesso periodo la Massoneria dell'Età di mezzo mette a fuoco concetti immortali e universali sulla sua natura e funzione. Ne escono precisi contorni del lavoro manuale, dell'arte muratoria, del mestiere, del simbolismo, del lessico del lavoro, del sapere artigianale. Di pari passo crescono di numero e si consolidano nelle loro originali forme associative le corporazioni e le logge; mentre evolvono i loro sistemi elettorali interni, i marchi, gli statuti, il segreto massonico.