Abitudine di Montesquieu, fin dagli anni della sua formazione, era annotare meticolosamente, redigere estratti, accumulare appunti, fissare schemi e idee sulla carta. Era portato quasi per istinto, in altri termini, a creare dei veri e propri "cantieri", dai cui attingere poi, di volta in volta, materiali per la composizione dei propri scritti, la maggior parte dei quali, nondimeno, è rimasta allo stato di semplice progetto. Tra questi cantieri, spiccano per quantità e soprattutto per qualità le Pensées, un'affascinante quanto complessa raccolta di riflessioni prevalentemente brevi, che egli andò via via stendendo dall'aurora al crepuscolo del suo laborioso cammino speculativo. Le Pensées costituiscono senz'altro il serbatoio montesquieuiano di dati, tematiche e problemi più dovizioso e attraente che ci sia rimasto.