Il potere di Augusto ha elaborato una cultura visuale in grado di costruire una comunità immaginata dotata di una memoria culturale specifica e mirata ma nello stesso tempo ampiamente inclusiva e in grado di mettere insieme le principali tradizioni familiari e culturali di Roma. "La teologia della Vittoria" che attraversa tutta l'età augustea può essere intesa anche come una lacerazione che permette di osservare i "reali" meccanismi in azione dietro il velo della comunità immaginata e voluta da Augusto.