L'autrice scopre casualmente che il capitano di ventura Hanneken von Baumgarten, in Italia Anichino di Bongardo, che nel 1375 aveva venduto ai Fieschi di Genova il piccolo borgo tortonese di Garbagna, era quello stesso condottiero che, qualche anno prima, aveva messo a ferro e fuoco tanti paesi del marchesato di Saluzzo e la vicina città di Savigliano. Colpita dalla coincidenza che legava la sua terra natale, il saluzzese, alla sua terra di adozione, il tortonese, decide di indagare. Per quali circostanze e motivi un condottiero tedesco, famoso in tutta Italia, aveva usurpato al Vescovo di Tortona un borgo allora così isolato e sconosciuto? L'autrice intraprende quindi un viaggio nella storia del Trecento, secolo tormentato da fame, guerre ed epidemie ma anticipatorio del nostro grande Rinascimento, e nello stesso tempo un viaggio nella memoria personale tra saluzzese e tortonese, che suscita ricordi dimenticati ed emozioni scaturite dalla ricerca. Testimone per le sue terre del cuore, la montagna per eccellenza, il Monviso.