Il saggio delinea il pensiero e la formazione culturale di Giovanni Spadolini, celebre politico, giornalista e accademico italiano attivo dal secondo dopoguerra ai primi anni '90 del Novecento. L'autore, traendo spunto dalle citazioni dello stesso statista, mostra un quadro dei valori politici e umani che Spadolini ha lasciato in eredità all'Italia odierna tramite la sua attività, tra cui un senso di rispetto sacro verso la democrazia e una battaglia determinata contro ogni tipo di spettacolarizzazione. La figura che emerge è quella di un uomo spiritualmente libero che incarna l'inclusività, sempre aperto al dialogo e al confronto, ma comunque fermo sulle proprie opinioni. Il volume è diviso in quattro capitoli: il primo si concentra sul pensiero di alcuni dei più grandi letterati italiani riguardo i problemi politici, nazionali e sociali dell'Italia, e del modo in cui questi uomini influenzarono lo stesso Spadolini con i loro scritti; il secondo è invece caratterizzato dalle figure cruciali, Gobetti su tutti, stimate dallo statista durante l'arco della sua vita; la terza sezione riguarda più strettamente l'attività politica di Spadolini, mentre l'ultimo capitolo si concentra in particolare sugli ultimi anni della sua carriera.