La prima parte del volume è lo "Herr Vogt" di Marx. Karl Vogt, eminente naturalista costretto all'esilio in Svizzera dopo il 1848, era rimasto un punto di riferimento per l'opposizione democratica tedesca. Convinto che Marx fosse all'origine di indiscrezioni su pagamenti che da Napoleone III giungevano a lui e agli emigrati democratici tedeschi, aveva pubblicato uno scritto che infangava non solo Marx stesso ma la Lega dei Comunisti, facendola passare per una banda di millantatori e criminali. Rispondere aveva un senso, essendo in questione problemi politici che riguardavano il partito, e Marx pubblicò lo "Herr Vogt", molto più di un'occasionale polemica con l'individuo, dove - oltre a una ricostruzione della storia della Lega dei Comunisti - viene portato in primo piano il significato teorico di una battaglia politica. La seconda parte contiene gli articoli sugli sviluppi politici e sociali del 1860 - in particolare sull'impresa di Garibaldi in Sicilia e sull'unità italiana, oltre che sulla politica inglese, sulla situazione di Austria, Russia, ecc. - pubblicati sul "New-York Daily Tribune", unico grande giornale internazionale allora aperto alla collaborazione di Marx ed Engels.