Attraverso numerosi esempi, citando luminose figure della storia romana, Cicerone esalta la saggezza e i beni interiori dell'età avanzata, le gioie dello spirito in contrapposizione al decadere delle forze del corpo. Il trattato si conclude con un celebre passaggio sull'immortalità dell'anima e sulla serena attesa della morte. "Non ci si deve preoccupare soltanto del corpo ma molto più dell'intelletto e dell'animo, infatti anche questi, se non vi istilli olio come un alucerna, si estinguono per vecchiaia".