A cinquecento anni dalla prima edizione dell'opera (1521), numerosi studi sottolineano l'opportunità di tornare a leggere il dialogo machiavelliano che, lungi dall'essere un'opera "minore", si presenta invece come un territorio privilegiato per analizzare l'intreccio - caratteristico delle trattazioni politiche della società di Antico Regime - tra governo e guerra, vita civile e militare, esemplarità dell'antico e novità del presente.