Preceduto da un saggio introduttivo di Guido D'Agostino, che inquadra la storia di Piedimonte Matese nei processi di lunga durata riguardanti il Mezzogiorno, il lavoro di Costantino Leuci ricostruisce una fase cruciale della storia della città, quella che vede addirittura il cambio del nome da Piedimonte d'Alife a Piedimonte Matese, andando a riempire un sostanziale vuoto di ricerca storica su tale periodo. Sono gli anni in cui, uscita dal difficile ma anche esaltante dopoguerra, la città imbocca la strada di una trasformazione in senso moderno che la accompagnerà fino ai giorni nostri, tra importanti avanzamenti socio-economici e contraddizioni che ne condizionano pesantemente l'attuale condizione.