Un territorio impervio protetto dalle montagne del massiccio del Matese fu scelto come dimora e luogo di libertà da un manipolo di uomini capostipiti dei valligiani (abitanti di Valle Agricola, Caserta). Territorio impervio, con il tempo plasmato dalle vicissitudini dei suoi abitanti, trasformatosi in uno scrigno di cultura e serbatoio di biodiversità.