I memorabili allestimenti di Pier Giacomo e Achille Castiglioni mettono in scena tutta la potenza narrativa dello spazio e lo fanno con una rara capacità di sintesi. La narrazione è fondata sul rapporto sensoriale con l'osservatore ma, al tempo stesso, è paradigmatica nel definire gli statuti di un assunto spaziale serissimo e divertito. Non sono gli oggetti a parlare ma la dimensione spaziale in cui il visitatore viene proiettato, con gli strumenti semplici e potenti con cui lo spazio si fa maestro: misura, tempo, luce.