Partito da Napoli intorno ai trent'anni per trovare lavoro alla Rai, Raffaele La Capria ha da quel momento scelto Roma come sua seconda patria. E anche i suoi libri su Napoli li ha scritti da lì, grazie al filtro della distanza. Dagli anni Cinquanta ai giorni nostri, attraverso i racconti di La Capria Roma emerge nella sua bellezza, nelle sue contraddizioni, nella sua smania di potere e nella sua capacità di accogliere artisti, amici, idee. Un ritratto antiretorico, appassionato e ironico della nostra Capitale, che si chiude con una «modesta proposta» per viverla meglio e darle nuovo splendore. Un viaggio che, narrando di Roma e dei suoi abitanti, parla di tutti quanti noi: perché «tutte le strade conducono a questa Città invisibile: tutte le strade conducono a Roma, e qui si perdono».