Il maiale incarna nell'immaginario collettivo tutto ciò che è sporco, brutto, volgare e di cui ci si dovrebbe vergognare. Il maiale però è anche un animale molto intelligente, con capacità cognitive paragonabili a quelle di un bambino di tre anni, ed è un modello medico di valore inestimabile su cui si esercitano i medici e che serve per ricavare "pezzi di ricambio" per noi esseri umani, dalle valvole cardiache ai reni. È etico mangiare senza troppi sensi di colpa un animale che ci somiglia così tanto? Se l'è chiesto il giornalista Kristoffer Hatteland Endresen, che si è fatto assumere in un allevamento intensivo e per sei mesi ha seguito una cucciolata di maialini dalla nascita alla macellazione. Nato come reportage giornalistico, "Un po' come noi" racconta una quotidianità fatta di recinti, sporcizia e spazi angusti, e allo stesso tempo si interroga su alcuni temi urgenti: il nostro contraddittorio rapporto con il maiale - perché metà del mondo lo alleva per cibarsene mentre l'altra metà lo considera un animale impuro - e le più recenti ricerche scientifiche, quelle che studiano l'intelligenza del maiale e quelle in cui è protagonista di esperimenti medici finalizzati a migliorare la nostra vita.