Uomo di potere, abituato a decidere le sorti della sua gente, orgoglioso, superbo, duro, Agamennone è solo nel buio della notte mentre, oltre la prua, scruta l'orizzonte. E ricorda i dieci anni di una guerra sanguinosa che ha visto cadere sul campo di battaglia uomini valorosi e forti, sprezzanti del nemico e del destino. Con uno sguardo meno affascinante di quello di Ulisse e Achille ma più complesso e obiettivo, il re di Micene ci porta dritti al centro del mondo omerico: i suoi eroi, i suoi valori, il suo senso della gloria e della vendetta, dell'amore e della morte. Spinto dal gusto e dal piacere del racconto, e guidato dal rigore filologico, Guidorizzi, attraverso una forma saggistica di tipo narrativo, ricostruisce la storia di una società tribale, in cui ogni uomo agisce dietro l'impulso di una sfida continua con le grandi forze dell'esistere e ci restituisce, dall'interno, il fascino di una cultura che parla a noi di noi.