La storia dei primi fermenti di arte femminista in Italia attraverso l'avventura politico-poetica di due artiste, mogli, madri, compagne, che scoprono la propria identità e condizione minoritaria e, nel 1974, fondano il «Gruppo Femminista Immagine»: Milli Gandini e Mariuccia Secol. Il libro è il racconto autobiografico del percorso che le porta a condividere con altre artiste, e con il gruppo del Salario al Lavoro Domestico, la medesima lotta politica. Oltre alla restituzione delle conquiste culturali - la partecipazione alla Biennale di Venezia del 1978, l'invito di Fellini a partecipare a La città delle donne, le mostre internazionali - le autrici ricostruiscono il contesto e l'atmosfera del tempo includendo anche la temporanea damnatio memoriae subita alla fine degli anni Ottanta.