Da semplice pratica dettata dalla necessità - per il legname, la caccia, la guerra - a impavida risposta alla chiamata dell'abisso: percorrere le montagne per l'alpinista moderno è liberarsi dai comfort, resistere tenaci alla vertigine più audace, concentrarsi con disciplina sul percorso piuttosto che sulla meta. Perché «l'importante è aver eseguito la scalata, quello che di lassù ho veduto non conta».