Il volume è una specie di guida alla destrutturazione di quell'apparato di pensieri comuni che, avvalorati dalla prospettiva di tutelare i più deboli (come se i bambini lo fossero, tanto da definirli "minori" nel lapsus linguistico più corrente), sottostimano le potenzialità di relazione e conoscenza dei più piccoli offrendo una rappresentazione deficitaria della loro identità, quasi fossero semplici protesi degli adulti e non già da subito persone. La verità è invece che l'infanzia è uno straordinario deposito di potenzialità aperte, fondamentali per progettare il futuro non tanto attraverso la semplice riproduzione dell'esistente, quanto piuttosto mediante la creazione di più ricchi e promettenti scenari per l'immaginazione e la sperimentazione dell'avventura della vita. Un volume che vuole sostenere la piena espressione di competenze educative che gli adulti - quindi anche i genitori - devono saper esprimere in modo insieme fallibile e autorevole, come avviene, con semplicità, ogni volta che riusciamo a unire la testa e il cuore a beneficio delle persone alle quali teniamo di più, come i nostri bambini.