Come scrive l'autrice nella sua premessa: «Se oggi decido di riesumare le visioni legate in modo intramontabile agli anni Settanta - i cortei, i volantini nelle piazze, i subbugli studenteschi, la radicalità degli scontri politici e sociali tesi a far saltare le cerniere di istituzioni sempre più vulnerabili - è per la lunga e collaudata realtà che i conflitti per un qualcosa di diverso non si sono mai sedati. Dall'evolversi delle BR in Lotta Continua, in Potere Operaio e nella sua stessa seconda fase di sanguinosa guerra criminale allo Stato passata sotto la famosa sigla Anni di Piombo - fino alla strage di Piazza Fontana, al sequestro Moro e oltre - nella continua erosione delle tradizionali certezze, siamo giunti alla jihad profetizzata da Oriana Fallaci, una più totale guerra dell'uomo contro l'uomo - ovvero la metafora della destabilizzazione generale che sta avendo il XXI secolo».