"La Libraria" fu scritta in un'epoca di pesanti contrasti: cattolici e protestanti, papisti e spirituali, latino e volgare. Anton Francesco Doni respinse ogni scelta di campo e optò per la leggerezza, per la libertà irresponsabile del giullare. L'autore parla dei morti come se fossero vivi, tace cose che sa, inventa autori, libri e accademie mai esistiti. Rinnega la Verità e la storia.