Prendendo atto che l'etimologia del termine "salute" ci conduce all'idea di "salvezza", situare la morte all'interno della dinamica della "vita saggia" è lo stimolo intellettuale e pratico che può condurre a "salvarsi" dal temerla irrazionalmente. La tesi esposta nello studio è che, il problema che si pone all'umano vivente di fronte alla precarietà della vita, non è risolto fintantoché ci si affidi a una "vista miope" e a una "memoria corta" delle elaborazioni attinenti questo tema.