Eminente storico ma anche abile narratore, Cesare De Seta possiede un bagaglio di conoscenze tali da potersi destreggiare con finezza tra arti e stili che hanno segnato il passaggio all'età moderna. Classico e romantico sono le chiavi che si fronteggiano nel corso del secolo della borghesia. Il romanticismo di Schinkel, costruttore di Berlino, e le tele di Friedrich, che tanto affascinarono e affascinano il pubblico ancora oggi. Solo un grande storico dell'architettura e dell'arte europea poteva concepire questa appassionante cavalcata che ha inizio al termine dell'ancien régime, circa alla metà del Diciottesimo secolo, e giunge fino a comprendere quel grande movimento di rivoluzione nel modo di «vedere» l'arte che fu l'Impressionismo. Anche la costruzione della Tour Eiffel, realizzata fra il 1887 e il 1889, assurse subito a simbolo universale di modernità. L'autore segue tutte le arti, fino alla nascita della fotografia. Essendo anche un abile narratore, de Seta ha scritto un'opera di godibile scrittura e agevole lettura, ben corredata da note di pronto reperimento. Dunque una storia che comincia con David, Blake e Goya, per giungere a Manet e Monet, i quali attingono alla grande pittura di paesaggio inglese con Gainsborough e altri.