La Carta del Carnaro, scritta e ideata da Alceste De Ambris, a cui D'annunzio ha aggiunto poesia ed evocative espressioni letterarie, fu presentata al teatro La Fenice di Fiume nell'agosto del 1920 dallo stesso De Ambris. Rappresenta una vera rivoluzione per quegli anni. Al di là dell'importanza di D'Annunzio, che della Carta ne è stato l'alchimista, ci preme ricordare che nei confronti di Alceste De Ambris abbiamo un debito che in qualche modo dobbiamo colmare riproponendo oltre alla versione definitiva riscritta da Gabriele D'Annunzio, anche la versione originale di De Ambris, alla cui biografia intellettuale e politica è dedicata l'ultima parte di questo libro.