La riforma dell'esercito popolare di liberazione con lo slancio nella corsa verso lo spazio e la guerra portata nella dimensione cyber; la rivolta di Hong Kong e il riaccendersi delle contese territoriali con l'India, il Giappone e Taiwan; i problemi interni in Tibet e nello Xinjang mai attenuatisi, la conquista pacifica di vaste aree dell'Africa e dell'America Latina, il deterioramento dei rapporti con gli Stati Uniti, la Nuova Via della Seta aperta in direzione dell'Europa e, infine, la pandemia di covid-19 partita da Wuhan, forse l'evento più devastante della storia contemporanea, non solo per l'impatto sanitario, ma anche economico a livello globale. Tutte situazioni che si sono verificate in un lasso di tempo estremamente breve, soprattutto se si considera la risonanza e le ripercussioni cha hanno implicato e che perdurano tuttora su scala mondiale. Un disegno strategico accurato e profondamente radicato nella ultra-millenaria cultura cinese, che la classe dirigente del PCC e il Presidente Xi Jinping perseguono con freddezza e determinazione, sfruttando schemi consolidati e un apparato Intelligence diffuso in modo capillare.