Nel nostro eterno presente la politica è ridotta a slogan e gli individui, dispersi come atomi nell'universo digitale, sono trasformati ora in vittime ora in carnefici dalla società dello spettacolo 4.0. Si tratta di una nuova fase del capitalismo, quella della cosiddetta "sorveglianza": un rapporto verticale e gerarchico capace di mettere in crisi la democrazia stessa. E dall'infosfera globale in cui viviamo emergono soggetti distopici: dagli odiatori seriali ai complottisti, dalla "gggente comune" ai buongiornisti. Fenomeni tipici di una storia recente, ma dalle origini lontane: se internet e le reti sociali sono divenuti i luoghi deputati alla maggior parte delle relazioni umane, il terreno sul quale affondano le radici è quello dei mutamenti sistemici degli ultimi cinquant'anni. Ricongiungere le membra disperse di questa storia può aiutarci a capire il nostro eterno presente e a varcarne la soglia.