Palazzo Te è un luogo-scrigno che racconta miti e metamorfosi in ogni suo angolo, un labirinto visivo che chiede di essere non solo ammirato, ma anche decifrato, letto, ascoltato, vissuto. Nella cultura e nell'immaginario di Giulio Romano e della nobiltà rinascimentale che ha abitato e vissuto il palazzo nei momenti di festa, il mito greco, filtrato dalla letteratura latina, era vivo e capace di emozionare. Era una presenza che si animava di rimandi, di letture, di immagini e di sogni. Il mito parlava e cantava. Il mito di Venere, dea della bellezza che nasce dall'armonia, pacificatrice del cielo e della terra, per ben ventisei volte è riprodotta nelle sale del palazzo. La dea più rappresentata, più vista, più pensata. La dea di una bellezza che ci attende.