Il 6 ottobre 1991 si celebra il trentesimo anniversario della storica Marcia della Pace voluta da Aldo Capitini. L'appuntamento però non sarà, come da tradizione, da Perugia ad Assisi - è l'unica volta nella storia dal 1961 ad oggi - e l'orizzonte non sarà quello del pacifismo tradizionale. Quel giorno infatti decine di migliaia di persone provenienti da ogni parte d'Italia si danno appuntamento a Reggio Calabria per attraversare la città fino a raggiungere il rione Archi, il quartier generale delle cosche più temibili della 'ndrangheta e pertanto considerato off-limits da molti. È una giornata spartiacque nella storia della città, perché segna simbolicamente la fine di una impressionante faida che, con quasi 800 omicidi, tiene in ostaggio i reggini dal 1985. Ed è un evento fondativo per il Paese: la Marcia Reggio-Archi è infatti la prima manifestazione antimafia nazionale organizzata dalla società civile nella storia d'Italia. Il libro ripercorre la storia dell'anti-'ndrangheta in Italia e dimostra come la Marcia Reggio-Archi ha cambiato per sempre il corso degli eventi. In Calabria e nel Paese.