Nelle "Guerre in Gallia", Giulio Cesare - che ne è il protagonista - narra campagne militari drammatiche e decisive per il futuro dell'Europa, itinerari e spedizioni ardite in un mondo sconosciuto di mari, foreste, fiumi immensi, fra le popolazioni "primitive" di Gallia, Germania e Britannia. Con la sua prosa asciutta, limpida ed elegante, ritrae nel mezzo dell'azione, fra i suoi soldati e le tribù ostili, il genio di un militare e di un politico che, come fu detto, «attira sempre anche coloro che respinge»: anche quelli che più lo detestano e che non possono perdonargli vittorie e dittatura subiscono il fascino della sua figura, che unisce lungimiranza politica e uno straordinario senso della storia.