"In questa epoca di decadimento sembrano sprofondare tutti i valori sui quali la Civiltà europea ha creato il suo imperio nel mondo. Tipico di questo periodo è l'inversione dei significati, per cui le tenebre diventano luce, il brutto si trasforma in bello, le devianze in virtù, il vile in eroe. Già Evola e Guénon avevano cantato la loro rivolta contro il mondo moderno e lo stesso Spengler parlava di "tramonto dell'Occidente", ossia della civiltà europea. Quella civiltà, asse portante dell'umanità per millenni, costruita sul mito degli Eroi, sembra sempre più sprofondare in uno scenario in cui gli Eroi vengono cancellati o addirittura trasformati nel loro opposto. Per questo il mito di Enea - dell'Enea-Eroe, il fondatore della stirpe romana - è fondamentale. L'Uomo deve ripartire alla riconquista delle proprie radici, smascherando la vulgata che diffama Enea dipingendolo come un profugo apolide, riscoprendo invece la sua storia, il suo messaggio, il suo eroismo solare."