L'opera di Robert Burton è una grande summa barocca, un ineguagliato affresco enciclopedico di ciò che è stato detto e scritto sulla malinconia, a cominciare dagli autori più antichi. Di The Anatomy of Melancholy è stata tradotta l'introduzione: sintesi programmatica che l'autore firma con lo pseudonimo di Democrito junior. Di Democrito Burton vuole conservare il riso, il disincanto, la superiorità della distanza, il disprezzo accusatorio per la generale follia del mondo. La malinconia, in questo testo, è una malattia universale e l'angoscia esistenziale del malinconico diventa l'emblema della condizione umana: l'anatomia della malinconia è dunque anatomia dell'uomo e anatomia del mondo. Introduzione Jean Starobinski.