"Noi aspettiamo questo e siamo sorpresi da quello" scriveva Wittgenstein nelle Ricerche filosofiche. La comune esperienza dell'attesa ci rivela sempre questo scarto fra quel che aspettiamo e quanto ci accade che interromperà la nostra attesa, fra l'atteso e colui che arriva, l'ospite reale che si presenta alla porta. Quattro sono i punti cardinali del libro: l'attesa incompiuta, l'attesa e la noia, l'attesa della morte e del miracolo, il riconoscimento. Che cosa si produce in questo scarto - che è anche scarto tra ciò che appartiene all'immaginario e al linguaggio e ciò che appartiene all'evento, al reale? L'inutilità di attendere, la nostra impotenza di fronte al nuovo? Oppure la possibilità di fare esperienza del mondo? La ricerca di Ginevra Bompiani riscritta e riproposta dopo 33 anni (prima edizione Feltrinelli, 1988) è la rappresentazione di quanto l'attesa sia sempre in gioco.