Per «filosofia teoretica» nel linguaggio accademico si intende, oggi come al tempo in cui l'espressione fu introdotta (cioè con Aristotele), una ricerca filosofica che ha come scopo unicamente la conoscenza, sia questa l'analisi di un concetto, o la proposizione e soluzione di un problema, la confutazione o la difesa di una tesi. A questo genere di ricerca appartengono i saggi qui raccolti. I primi quattro sono di argomento antropologico, cioè riguardano la nozione di persona, la nozione di anima, quella di mente e quella di forma, intesa quest'ultima come condizione dell'identità personale. Un altro gruppo comprende scritti sul problema della conoscenza, quali il concetto di "vero", il valore del realismo, il significato del "pensare", l'alternativa tra filosofia analitica ed ermeneutica e soprattutto il rapporto tra verità e metafisica, nonché tra metafisica e fede. Seguono due interviste sul rapporto tra l'autore e la filosofia contemporanea, italiana e internazionale, nonché due esempi di discussione tra l'autore e importanti filosofi contemporanei, quali Lucio Colletti ed Emanuele Severino. Il volume si conclude con l'indicazione del tipo di metafisica che l'autore ritiene ancora proponibile oggi, cioè non la cosiddetta "onto-teologia", ma una ricerca delle cause prime, la quale consiste in una problematizzazione radicale del mondo dell'esperienza e nel riconoscimento della necessità di un principio trascendente, del quale però nulla è dato di sapere.