Questa raccolta di testi e immagini è ormai un classico della produzione bergeriana e ricompone i molti aspetti di un'opera complessa, molteplice e frammentata. John Berger è stato infatti molte cose: narratore, sceneggiatore cinematografico, autore teatrale, giornalista, critico d'arte e letterario. Sempre impegnato nelle grandi cause umanitarie - dal destino dei lavoratori migranti in Europa alla realtà palestinese -, ha scelto la non specializzazione e la non professionalizzazione come stile di vita e come unico modo possibile per partecipare di una realtà fatta di rapporti personali, contatti fisici e scambi emotivi, lontano da qualsiasi astrazione ideologica e prossimo a un'esistenza sempre colta in maniera diretta e personale. Tra i testi scelti e curati da Maria Nadotti, riproposti in questa edizione, troviamo la testimonianza su Ramallah, l'intervista sulla collaborazione con il regista Alain Tanner e le pagine su Tiziano e Caravaggio, che danno un'idea della ricchezza e della profondità di ispirazione di uno dei più grandi autori contemporanei.