"Estetica della partecipazione" - il titolo - come sottolinea più volte lo stesso Mauro Beltrami, è un contenuto rilevante del pensiero di Pavel Florenskij, il filosofo, e non solo, russo al quale è dedicato lo studio e su cui si sviluppa la ricerca appassionata dell'intellettuale italiano, e che va nella direzione di un coinvolgimento cognitivo del soggetto pensante, vale a dire che la conoscenza, la comprensione sono veramente tali solo se partecipati. Già tale assunto pone Florenskij in rottura con la tradizione filosofica occidentale dominante, basata su un quasi assoluto razionalismo. E la rottura si fa ancora più profonda se pensiamo allo sviluppo realizzato oggi dagli strumenti creatori delle cosiddette 'realtà virtuali', che allargano a dismisura distanze ed assenze invece che favorire partecipazioni, vicinanze e prossimità esistenziali, relazionali, culturali.