Negli ultimi decenni le pratiche tradizionali di accompagnamento dei defunti dal momento del decesso fino alla sepoltura sono profondamente mutate. Ospedalizzazione e distanza culturale dalla morte hanno tolto alla cura familiare e comunitaria la capacità di gestione del lutto. Molteplici riti si sono affiancati o sostituiti a quelli della tradizione cristiana, portati sia dalle popolazioni immigrate, sia da nuove sensibilità spirituali. Ma anche le pratiche comunitarie e personali di accompagnamento dei defunti nell'ambito del cristianesimo sono profondamente mutate, tanto da necessitare di una nuova riflessione sulle modalità di annuncio della Risurrezione di Cristo. I luoghi e le immagini che fino a pochi decenni fa accompagnavano il saluto della comunità ai defunti sono oggi soggetti a un veloce processo di cambiamento e in questo contesto risulta di interesse chiedersi con quali modalità di presenza e con quali spazi e simboli il cristianesimo possa e desideri annunciare il proprio "credo". I luoghi nei quali si celebrano i momenti del saluto della comunità al defunto narrano, infatti, nel linguaggio dell'immagine e della materia le realtà umane e trascendenti alle quali le persone e le comunità fanno riferimento. Nel testo "Verso l'aldilà. Spazi e riti dei defunti" il tema liturgico e rituale delle esequie nella Chiesa Cattolica, anche alla luce della pratica ormai diffusa della cremazione, viene preceduto da considerazioni in ordine gli aspetti antropologici e sociologici propri della ritualità nella storia dell'umanità. La terza parte del volume raccoglie, invece, i contributi legislativi e architettonici di analisi e di riflessione sugli spazi contemporanei nei quali avviene il saluto ai defunti da parte delle comunità e sulle possibilità di nuovi luoghi di custodia dei resti mortali.