Frutto di una sinergia virtuosa tra enti e istituzioni diverse, questo libro si configura come esito dei nuovi studi avviati da un gruppo di ricerca appositamente costituito e coadiuvato dal Dipartimento di Scienze Umane dell'Università dell'Aquila alla fine di una intensa campagna di restauri avviata dopo il sisma del 2009. Ben nota agli specialisti e meta fin dall'Ottocento degli stranieri che intraprendevano pioneristici viaggi nel meridione d'Italia, la chiesa di Santa Maria ad Cryptas mancava ancora oggi di una monografia che le restituisse il posto che merita nel panorama storiografico nazionale, oltre che nei percorsi turistici dell'Abruzzo pedemontano, e in quest'occasione è per la prima volta analizzata organicamente nelle vicende costruttive, nella dimensione storico-artistica e negli aspetti relativi al restauro e alla conservazione.