Un omaggio a Nicolò Bettoni, il grande editore italiano del primo Ottocento, con la ristampa in anastatica di tre rari scritti a lui dedicati nell'800. Il primo di Piero Barbèra è il maggiore contributo biografico sull'editore, mai ristampato in forma anastatica fin dal 1892. Il secondo raro scritto, ancora sconosciuto, rappresenta un contributo pubblicitario delle edizioni bettoniane in forma di dialogo tra un tipografo, un libraio e un forestiero, pubblicato dallo stesso Bettoni nel 1828 e mai più ristampato. L'ultimo dei rari scritti ottocenteschi qui pubblicato è una epistola in versi di Francesco Pimbiolo degli Engelfreddi (1753-1823), edito a Padova dai fratelli Penada nel 1813, mai ristampato da allora. Un piccolo contributo collettivo, quindi, per una maggiore conoscenza di uno dei grandi editori italiani dell'Ottocento.