Gli Atti di questo Convegno, raccolti nel presente numero monografico di Byrsa, rappresentano il risultato di un vero e proprio "scavo in archivio", costruito da differenti prospettive, ma vettore di un messaggio unanime e fondamentale soprattutto per le nuove generazioni di studiosi, più che mai esposte al rischio di pensare alla ricerca sul campo solo come fase applicativa di metodologie all'avanguardia. Ripercorrere i passi di Gennaro Pesce ci ricorda, infatti, come lo strumento tecnologico debba rimanere un mezzo, non già un traguardo, e come in nessuna circostanza lo scavo archeologico possa essere svincolato da un'attenta progettazione culturale, strutturata attraverso la raccolta esaustiva di tutte le fonti note. Solo questa scrupolosa preparazione storica, non disgiunta da una necessaria dose di umiltà, qualifica le operazioni di scavo come vere e proprie "Attività di ricerca" e certamente di questo Gennaro Pesce fu pienamente consapevole.