Esercizi di traduzione dal dialetto napoletano, di Ferdinando Russo, e Fiabe da veglia e canti della folla, di Giuseppe Mercuro, sono due testi scolastici per l'istruzione elementare, in uso durante il Ventennio fascisa, nel contesto del metodo scolastico noto come "dal dialetto alla lingua", ideato dal pedagogista Giuseppe Lombardo Radice e applicato nel corso degli anni '20 del '900, finché nel 1934 non fu eliminato ogni riferimento al dialetto nei programmi della scuola italiana. Una testimonianza di un'occasione mancata, che può fare da spunto per immaginare e ripensare una scuola che sia capace di rispettare la dignità, l'identità, la lingua e la cultura di tutti gli scolari, conferendo loro una conoscenza del passato e del presente che li rende tutti, in equal maniera, protagonisti del futuro.