Chi volle il Vittoriano, chiamato per sineddoche Altare della Patria, l'ara votiva della nazione che dal 1921 accoglie la Tomba del Milite Ignoto, lo pensò dedicato all'Italia intera, come macroscopica testimonianza di quello che essa fu dopo l'Unità. Fin dalla sua inaugurazione, il monumento divenne teatro di importanti momenti celebrativi, eventi che subito lo resero un simbolo dell'identità nazionale. Dai campi di battaglia della Prima guerra mondiale alle vicende che ne contraddistinsero la costruzione fino all'individuazione dell'Altare della Patria quale ultima dimora del Milite Ignoto, riscopriamo il Vittoriano ai giorni nostri, ancora in grado di trasmettere l'illustre eredità di valori che le generazioni del Risorgimento ci hanno affidato. Non a caso le fondamenta di questi valori, come ben osservò Carlo Azeglio Ciampi, sono ancora oggi qui incise nel marmo: l'unità della Patria, la libertà dei cittadini.