"Ritorno al pianeta" indaga il futuro dell'umanità e delle specie viventi nel mondo colpito dal Covid-19. Come andrà a finire? Ci attendono cicloni, siccità, inondazioni marine e nuove pandemie o l'uomo riuscirà a curare i mali del pianeta da lui stesso causati? Il lavoro è strutturato in tre parti. Nella prima ("Il pianeta ammalato") vengono analizzati i "mali" del pianeta (ambientali, socioeconomici, culturali) che hanno condotto alla crisi climatica e favorito la diffusione del coronavirus. Si parte perciò dall'evoluzione della civiltà umana, soffermandosi sugli impatti che le tre grandi rivoluzioni - cognitiva, agricola e industriale - hanno avuto sull'alterazione dell'equilibrio nel rapporto tra uomo e natura. Nella seconda parte ("Verso un mondo migliore") vengono analizzate ventuno pratiche per una "buona rinascita", definendo un percorso di cura dei mali del pianeta composto sia da scelte coraggiose a livello politico globale, sia da buone pratiche e revisioni degli stili di vita individuali. Nell'ultima parte ("Dove andremo a finire?") l'autore lancia una provocazione: «Nulla di quello che c'è scritto in questo libro si avvererà. Non ci sarà nessuna rivoluzione green». In realtà, il discorso di Adami si fa più accorato e riaccende la speranza «perché il finale di questo libro, cioè del nostro pianeta, è ancora da scrivere». Prefazione di Roberto Morassut.