Quattro capitoli del ibro in cui è proposta la disanima di singolari architetture contraddistinte dall'uso esclusivo della costruzione metallica nei sistemi resistenti in un arco temporale di circa un secolo. Un approfondimento è dedicato al periodo compreso tra il secondo dopoguerra e il 1980, quando la città di Roma vive una stagione di intensa attività costruttiva che affida all'acciaio la soluzione di problemi tecnici e il soddisfacimento dell'esigenza di rappresentatività esprese dalla committenza pubblica e privata.