Nel 1937, il padre Congar pubblicava Chrétiens désunis: Principes d'un oecuménisme catholique. Quel libro chiamava al dialogo tra i cristiani in nome di un rinnovamento profondo della chiesa, al di là degli indurimenti di modelli estranei alla Scrittura, ai Padri e alla grande tradizione plurisecolare della chiesa. Cinquant'anni dopo Chrétiens désunis - e venticinque dopo l'inizio del Vaticano II che ha amplificato questo aggiornamento -, la chiesa ha preso una nuova coscienza di se stessa, della sua diversità come popolo di Dio, con i suoi diversi carismi e ministeri, alla sequela del Cristo. Alcuni hanno parlato di una rottura con il periodo antecedente dominato dal concilio di Trento, altri sottolineano le innovazioni o le situazioni inedite in una certa continuità. Il padre Congar, alla sera di una intensa e feconda opera teologica, può considerare l'evoluzione attuale come il distacco della conoscenza storica e con un affinato senso spirituale.