La comunità mediatica non sostituisce l'altra comunità quella vera, fatta di fatiche, ma anche di scambi e di reciproche attenzioni. Ancora una volta sono i giovanissimi a pagare un prezzo alto a una forma di comunicazione che, se non integrata, rischia di creare solitudine e una visione non reale della vita e delle esperienze umane che non sono mai asettiche o indolori.