Il libro è suddiviso in tre parti: nella prima c'è il faccia a faccia di don Luigi con il vento sconvolgente del virus, con il dolore, la preoccupazione e l'isolamento che ha portato nelle nostre vite. Un impatto crudo, con una realtà nuova che però potrebbe anche stimolarci a trasformare i ritmi di vita folli e inumani cui ci eravamo assuefatti. La seconda parte ci porta a contatto con l'unica energia di vita che può salvarsi, anche in una crisi tremenda: l'amore. In questa parte don Luigi ha raccolto tutti i pensieri che erano al centro del percorso di incontri "L'amore , fattelo bastare", che fino a fine febbraio ha tenuto in tante città italiane. Infine la terza parte è una lettera aperta "Ai viandanti di Romena", in cui don Luigi racconta il vuoto di questi giorni, la mancanza della gente, degli incontri, e il bisogno di tornare, appena possibile, a viverli. "Voi - scrive - mi siete casa. Per questo vorrei di nuovo lasciarmi salvare dal vostro passare. Per questo attendo, davanti a questa porta sempre aperta, di veder transitare la luce calda della vostra umanità".