Pietro e Paolo. Due personalità accentuate. Due modi di essere cristiani. In genere, l'uno, illetterato, appare piuttosto isolato nel suo ruolo istituzionale, ma di importanza fondamentale per la Chiesa. L'altro, acculturato, è considerato unicamente sotto l'aspetto di "teologo", i cui testi provocano, ancora dopo duemila anni, indagini, discussioni e controversie. Ma sia Pietro sia Paolo sono stati, innanzi tutto, uomini viventi: presi da ardore per Cristo e da lui afferrati e trasformati dal suo amore. "Uomini di spiccato carattere, di cui la grazia divina non ha distrutto la spontaneità, pur imponendo le sue esigenze d'amore in vista di una fecondità spirituale".In questo volume, Pietro ci invita a meditare diverse scene evangeliche nelle quali egli si trovava alla sequela di Gesù; contemporaneamente, invece, Paolo ci offre una dottrina spirituale e una testimonianza personale di sommo valore.