Attiva a Vicenza nei primi anni del Novecento e impegnata per la parità fra i sessi, Elisa Salerno è giornalista e scrittrice che riassume tutta la sua attività nel definirsi prima cattolica e poi femminista. La fede e la forte tensione morale la portano a teorizzare un femminismo cristiano elaborato e divulgato attraverso l'intensissima attività di scrittura, spesa tra giornali, saggi e narrazioni, ma anche numerosissime lettere scritte a papi, vescovi e politici, convinta che la condizione della donna potesse cambiare ma solo attraverso una sinergia che coinvolgesse i vertici del potere.La complessa e affascinante figura di Elisa Salerno è stata oggetto di studio sotto vari profili, suscitando interesse dal punto di vista letterario, storico, pedagogico e giornalistico. Risulta ora interessante l'approccio teologico, campo in cui Elisa Salerno milita sentendosi chiamata a dire Dio solo dal suo essere credente. Il volume si prefigge lo scopo di mostrare e ascoltare una donna che ha dedicato tutta la sua vita, consumandola, per la causa santa della donna, e lo ha fatto da ostinata conservatrice del Vangelo di Cristo, cercando un dialogo con la Chiesa da sempre considerata maestra di verità ma anche con il coraggio di denunciare l'antifemminismo che vi scorgeva in essa. Un solo rammarico, al termine della sua vita: essere nata troppo presto.