Un Dio morto, crocefisso a una presunta verità, o un Dio vivo nell'opera di ciascuno, oltre ogni presunzione? Ha ancora una funzione la Chiesa, e quale? È la casa di Dio o la sua tomba? Un baluardo contro il fanatismo islamico o la sua legittimazione? Certo, quando si proclama l'unica vera via alla salvezza, la Chiesa fa paura. Nelle cinquanta accorate, drammatiche ma anche ironiche e affettuose lettere che Silva indirizza al pontefice, risuona l'idea che il nichilismo non consista nel credere una cosa piuttosto che un'altra, nel nulla invece che in Dio. Nichilista è l'atto stesso di credere, rinunciando al lusso del pensiero, all'audacia dell'amore. Credere in Dio, in Satana o in Mick Jagger, è meritarsi il loro disprezzo eterno. All'adorazione dei fedeli, Dio preferisce l'impertinenza degli eretici e dei bambini, battezzati e non.