"Perché devo andare a raccontare i miei peccati a un uomo come me?". Con queste o simili parole qualcuno giustifica il rifiuto di accostarsi al sacramento della penitenza o, come si dice comunemente, alla confessione. Se le cose stessero davvero così, non gli si potrebbe obiettare nulla: perché, effettivamente, devo manifestare le mie colpe a un altro uomo? Ma le cose, per chi professa la fede cristiana e cattolica, non sono affatto così. Queste pagine si propongono di riscoprire, senza pregiudizi, uno dei tesori più preziosi della Chiesa, dove sperimentare il perdono e la pace di Dio.