In questo libro si esauriscono il ciclo dei grandi concetti basilari, la soluzione dei massimi problemi e gli orizzonti si allargano: la grande sintesi viene ampliata e perfezionata su di un terreno teologico e l'universo non è più concepito in funzione dell'uomo ma in funzione di Dio. Ubaldi prevede che nel terzo millennio alla civiltà materialistica si sostituirà una civiltà di tipo opposto: l'uomo nuovo dovrà essere sempre meno guerriero, forte, nietzsciano e sempre più intelligente, spirituale.