Dopo la questione della persona di Cristo bisogna trattare della sua opera, o del suo ufficio. Nel corso del tempo c'è chi ha privilegiato la persona e chi, invece, si è concentrato sull'opera di Cristo. Anche in tempi recenti c'è stato chi ha visto nell'opera di riconciliazione il senso stesso dell'essere di Cristo. La sua umiliazione coinciderebbe con la sua esaltazione. Turrettini, invece, distingue giustamente la persona e l'opera di Cristo. Anche se non vanno separate, non devono essere confuse. La venuta del Figlio nel mondo è una cosa, il compimento della sua missione di dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti un'altra. Gesù stesso non ha confuso il tempo del suo pellegrinaggio con l'ora per cui era venuto. Esaminare il suo ufficio di mediatore comporta lo studio dei tre ruoli di Cristo: profetico, sacerdotale e regale. Si tratta allora di comprendere come con la sua opera il Signore Gesù abbia pienamente soddisfatto la giustizia divina. Emerge con forza l'unicità del Mediatore rispetto a tutte le distorsioni e ai compromessi e una continuità della sua opera capace di sottolineare l'eternità del regno di Cristo.